Il 2 aprile 2019 il progetto “I Libri per tutti" è stato presentato alla Bologna Children’s Book Fair. Cogliamo l’occasione per ringraziare per l’attenzione e l’interesse con cui è stato accolto, riportando alcuni passaggi salienti dell’incontro.
L’introduzione è stata di Armando Buonaiuto, conduttore di Radio 3, che ha sottolineato quello che sta alla base della pubblicazione editoriale dei libri digitali in CAA del progetto “I libri per tutti”, e cioè la valorizzazione del rapporto tra lettura e inclusione.
L’obiettivo del progetto è fornire una lettura accessibile e personalizzabile, per lettori fragili di ogni età. Armando ha raccontato un bellissimo episodio di Gargantua e Pantagruele che ci fa piacere riportare anche qui: Pantagruele sta navigando nel mare del Nord con la ciurma; a un certo punto sente suoni flebili, ma non capisce da dove provengano. Si guarda intorno e osserva che attorno a sé ci sono parole ghiacciate, sospese in aria, come dei confetti gelidi. Prende i confetti e li lancia all’equipaggio. Ciascuno ne tiene uno fra le mani, scongelandolo: i suoni così si rilasciano nell’aria. La stessa cosa accade con la CAA: le parole che per un certo tipo di pubblico sono ghiacciate, nel contatto col simbolo si scaldano, e diventano di dominio per il lettore.
In questo modo è stata presentata la “spericolata ciurma di pirati che si è avventurata nel mare del Nord”: Fabrizio Serra, Fondazione Paideia; Anna Peiretti, Fondazione Paideia; Paolo Albert, PubCoder; Luciano Perondi, designer e docente dello IUAV di Venezia. E gli “armatori”: Alessandro Magno, GeMS; Francesca Rossi, Mondadori; Karen Nahum, DeA; Alessandro Campi, Giunti.
Fabrizio Serra, direttore della Fondazione Paideia, ha espresso l’orgoglio per la collaborazione con i quattro principali gruppi editoriali italiani. Ha raccontato l’esperienza di Paideia con bambini e famiglie e sottolineato i 5 valori principali attorno a cui ruota il progetto: sociale, culturale, educativo, didattico e della condivisione. Quindi li ha approfonditi uno a uno.
Anna Peiretti e Paolo Albert hanno mostrato i libri nel dettaglio, spiegando le loro funzionalità, dopo aver fatto di nuovo un passo indietro per dettagliare di cosa si parla quando si fa riferimento alla CAA. È stato dedicato un focus sul menù, per capire come poter utilizzare lo strumento libro digitale al meglio delle sue potenzialità.
Il progetto “I libri per tutti” è infatti pensato per favorire una lettura personalizzata del libro, grazie a tre opzioni di lettura: modeling manuale, modeling automatico, lettura del testo alfabetico. Uno stesso libro con scritture diverse che agiscono su piani differenti.
Qui la spiegazione nel dettaglio.
Le illustrazioni sono interattive ed è presente anche una sezione di giochi: raccoglie il patrimonio di simboli incontrati nella storia, con queste parole il bambino costruisce in maniera creativa il linguaggio.
Sono state presentate le diverse storie che ogni editore ha scelto di pubblicare e Anna Peiretti ha spiegato la modalità di acquisto su scuolabook (a breve seguirà l’app per la lettura offline.)
Infine Paolo Albert ha spiegato quale è stato il processo di lavoro e come sono stati costruiti i libri utilizzando il software PubCoder, evidenziando come si possano usare tecniche di lavoro innovative e agili anche nel workflow di un grande editore.
Prima dei saluti e dei ringraziamenti di Armando Buonaiuto e Fabrizio Serra, Luciano Perondi ha concluso l’incontro evidenziando il contributo del suo team nello “user testing”. I processi di design nel 2019 prevedono, infatti, un altro significativo aspetto: l’interazione diretta con chi userà il prodotto finale.
L’obiettivo è che il lavoro di ricerca si ripercuota sullo sviluppo ulteriore di questi oggetti: per questo è utile studiare come reagiscono le persone con esperimenti sul campo. La cosa più importante in un progetto come questo è astrarsi dall’oggetto finito e metterlo a servizio dello studio scientifico. Per porsi in maniera neutra, è fondamentale un ente terzo che segua il processo di verifica e messa in discussione dell’oggetto.
È stata raccontata l’iniziativa promossa da Fondazione Paideia e l’ASL di Torino: un esperimento su vasta scala con 30 soggetti con disabilità e 30 soggetti normotipici coinvolti. È ora in fase conclusiva l’elaborazione del protocollo di somministrazione dell’esperimento, che permetterà di capire alcune cose sul processo di lettura: i problemi sugli usi previsti oppure le potenzialità di sviluppo di aspetti non previsti in un primo momento.