Da genitore, quale è la sua esperienza con i testi in simboli della Comunicazione Aumentativa e Alternativa?
Nella nostra esperienza i simboli aiutano ad ancorare i ricordi del testo precedentemente narrato in modo che in autonomia possano essere ‘riletti’. Purtroppo la nostra disabilità non ci consente di riuscire a leggere in autonomia un testo sconosciuto assimilandone il contenuto. I testi in CAA non sono un ausilio alla comunicazione, ma alla memoria del contenuto della storia, che può quindi venire nuovamente apprezzata.
Come li avete scoperti?
Grazie al Centro di riabilitazione dell’età evolutiva (ora Casa della salute dei bambini e dei ragazzi, Torino) e alle segnalazioni, in particolare, di alcune terapeute, che ci hanno guidato nell’uso di questo strumento.
Sua figlia ha dei testi preferiti?
No. Apprezza le novità finché sono tali, poi l’entusiasmo le passa e preferisce dedicarsi alla scoperta di altre cose nuove.
Quali possono essere le difficoltà per un genitore?
Nel nostro caso la difficoltà principale è nell’essere sempre ‘le voci’ dei simboli che altrimenti non sarebbero ricordati, data la disabilità.
Vi capita di confrontarvi sull’esperienza di lettura in CAA con altri genitori o con gli insegnati di sua figlia?
Al momento questa opportunità non è ancora capitata, ma saremmo ovviamente disponibili e interessati.
Il progetto “I libri per tutti” in effetti si sviluppa principalmente in digitale. Cosa può dire a chi si sente un po’ diffidente verso questo supporto?
Mi viene da dire che si tratta della cosa giusta al momento giusto. Data la nostra disabilità – che descrivevo prima – avere testi in simboli per la nostra famiglia vuol dire aumentare l’autonomia di fruizione del testo. L’unica alternativa attualmente sono i film/ le serie TV che per loro stessa natura sono nel nostro caso ‘autofruibili’. La possibilità di avere questo ausilio di ‘sintesi’ in simboli su testi adeguati all’età in modo da poterne continuare a fruire nel corso della continua maturazione sarebbe un supporto di grande aiuto. Non posso quindi che augurarmi che ci siano sempre più “I libri per tutti!